Una ricetta per procedere al meglio, senza farsi scalfire troppo e soprattutto senza sprecare questo tempo che mai nessuno ci restituirà, è una modalità che durante la naja mi aiutò in diverse occasioni. Un semplice atteggiamento, o un motto: cerca di far bene quello che fai. In tal modo, il tuo fare nutrirà l'essere e l'essere non si alienerà, nemmeno nelle più banali incombenze.
Tra le cose meno banali, invece, ho la fortuna di poter continuare a insegnare, attività che mi sta piacendo sempre più con il passare degli anni, dopo lustri e lustri a fare altro.
Ai miei alunni delle medie ho scritto delle istruzioni per le verifiche da svolgere a casa (a casa perché non voglio usare troppe lezioni on-line per dei test).
"Svolgi la verifica in modo autonomo e onesto: ricorda che lo scopo non è quello di ottenere un voto più o meno alto (valore effimero), ma di imparare (valore concreto).Con gioia e soddisfazione mi sto rendendo conto che per la stragrande maggioranza hanno recepito correttamente.
La valutazione servirà poi a indicarti il livello raggiunto e a suggerirti su cosa lavorare (ristudiare, ripassare, esercitarti fino a raggiungere un livello soddisfacente).
La correzione degli errori mirerà a evitare di ripeterli in futuro."
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.