L'autunno è la stagione dei pittori, diceva zia Giulia. Novembre nella valle del Bidente le ha dato perfettamente ragione, coi colori degli alberi e delle colline a prorompere delicati e imprescindibili.
Quegli stessi colori, uguali e diversi nelle innumerevoli sfumature e infinite giustapposizioni, ci accompagnano poi ogniqualvolta attiviamo lo sguardo consapevole, anche o soprattutto nei luoghi che solitamente diamo per scontati.
Di più: che sia un giorno di pioggia e foschia o un mattino baciato da raggi imprevisti, ugualmente potremo, volendo, regalare alle arti combinatorie del ricordo e del fantasticare un appiglio per ogni qui e ora, perfino in mezzo al fango.
Ora fa un po' più freddo, a breve sarà tempo di salutare quelle foglie e le loro cromie, ma sarà solo per un po', solo per un po'. Baci.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.