Stasera in auto stavo per metter su Now's the time di Charlie Parker, recuperato in Bovisa dai miei vecchi CD copiati da quelli della biblioteca, quando è partita la radio con una canzone di David Bowie, Loving the alien, seguita da altri suoi pezzi: Radio Popolare stava ritrasmettendo un bel JackSet e non me lo sono voluto perdere.
Tornato a casa, tra le altre cose ho scartabellato in rete ritrovando il titolo dell'album da cui è tratto. Era il 1984, usciva Tonight e fu così che insieme al Paio intitolammo una delle feste in discoteca che organizzammo in quel periodo, quello della Scuola Interpreti di via Silvio Pellico a Milano.
Un'altra, ispirati da un Bowie annata '76, la chiamammo "Golden Years", anni dorati. Dorati però non furono solo quegli anni, dorati furono sono e saranno anche mille altri momenti, mille altri sorrisi, e un'animadorata cui va stasera un grosso in bocca al lupo.
Giorno undici: anche con il teletrasporto guasto, le parole giungono e talvolta congiungono.
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quest'estate al Mambo di Bologna ho visto la bellissima (fantasmagorica, struggente, commovente, deliziosa, cimelica [?] etc.etc.) mostra "David Bowie is" a lui dedicata - e allestita peraltro quando era ancora vivo - dal Royal and Albert Museum di Londra. Un'immersione totale nel suo mondo nel quale mi sono immersa anche io, lasciandomi trasportare dalle mille memorabilia e dalle onde sonore che da un luogo all'altro mi portavano alla deriva in un continuo moto di andate e ritorni.
RispondiEliminaBuon anno, Zu!
Grazie e.l.e.n.a., auguri e baci a te, e grazie per queste belle onde.
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