Dieci minuti di corsa lenta e lo sguardo si posa intorno pacifico sul paesaggio e sui bei colori, oh che belli i colori di novembre, aveva proprio ragione Sphera; colori ancor più belli dopo la tempesta, goduti a cuore grato per l'insperata tenuta meteorologica.
Dieci minuti scanditi dall'affanno, lunghi come una tortura, dieci minuti di corsa in progressione che fanno regredire qualsiasi desiderio diverso da quello di fermarsi; come ricordava Beggi, però, chi corre non molla e allora si procede, si resiste, ci si ricorda che è questione di rompere il fiato prima di rompersi i coglioni e con fatica si giunge al minitraguardo cronologico.
Dieci minuti di corsa lenta ed è come resuscitare, ma dolorosamente e piano piano, senza la bacchetta magica, la magic wand che si pronuncia /wɒnd/, mannaggia a me che l'altra settimana ho sbagliato a pronunciarla davanti a una discente; poi alla fine arriva la bellezza vera, quella condita da soddisfazione mentre parecchi decilitri di sudore esondano durante lo stretching conclusivo.
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Ciao il parco nord è a due passi da noi e non l'ho ancora visitato,anzi potresti passare a trovarci. Ciao e buona serata Vittorio Bardile
RispondiEliminaNice Blog... I enjoy reading your article , thanks :)
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