23 maggio 2014

(Attutito)

Metti la freccia, guardi nello specchietto, guardi nell'altro specchietto, controlli e ricontrolli, cambi corsia. Un flash, quasi una percezione, quella di una botta sorda dall'angolo cieco. Invece un angolo cieco non c'era, e allora. E allora si trattava di un veicolo invisibile, di quelli che non lasciano traccia sulla carrozzeria: rimane solo la botta, anzi, la percezione della. Botta interiore, con strascichi in un certo qual modo simili alla malinconia. Eppure se ne discostano: la loro germinazione non attinge alle stesse sorgenti tue intime. La cappa che fa annaspare è estranea, non dipende da te, forse ne è dipesa, di peso ti è ogni azione e inazione corrente e passata. È una cappa da botta attutita, una botta da lungo veicolo invisibile e inatteso. Non resta che recuperare la giusta corsia e ripristinare l'andatura ottimale, tra un azzurro che lo è ancora troppo poco e delle nuvole solo provvisoriamente chete. Automassaggiati l'aura e occhio agli specchietti, ma anche alla strada, lì davanti a te.

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a cura di Giulio Pianese

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