Uno dei modi peggiori di vivere è quello di pensare al condizionale anziché all'indicativo. Perdersi l'essenza e la pienezza di quel che si sta facendo per rincorrere quel che non è e che tutt'al più sarebbe, con tutti i se e i ma del caso (o del cazzo, perché certe volte le scuse per non essere o per non fare sono deboli schermi di chissà quali paure o pigrizie, deleterie incrostazioni mentali), sarebbe un po' da pirla.
Tutto ciò premesso: ora, a bocce ferme, dopo una bella giornata di vacanza mordi e fuggi, una bella gioiosa giornata in luoghi ameni, una bella affettuosa giornata con la prole al completo, una naturale giornata d'aria e sole e acqua e verde, ora un pensierino allo stage di milonga al quale non ho partecipato oggi lo faccio, ma sorridendo e confidando di recuperarlo in altra occasione.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
tranquillo ce ne saranno di occasioni "milonguere" ciaoooo
RispondiEliminaci conto, anzi ci contiamo: posso tranquillamente parlare a nome di diversi compagni e compagne di corso con una passione particolare per la milonga
Elimina