07 giugno 2013

A tavola (non) s'invecchia

L'amore per la convivialità dev'essere un fattore ereditario. Lo sento in me, lo vedo in mio padre, lo ricordo in mio nonno. Altrettanto, va detto, succede o succedeva per la discendenza materna. Questo miscuglio romagnolo-napoletano fa sì che le tavolate per noi di famiglia siano numerose e per cadenza e per partecipazione.
Ieri sera al Torrazzo a festeggiare gli ottantadue di papà Umberto eravamo solo parenti strettissimi: una ventina di persone. D'altronde, con 4 figli e consorti (o ex consorti) già il numero si fa cospicuo, poi c'è il nipotame che ammonta a 7 elementi, come le note, ed è una bella musica.
Dico bella musica e penso però a quella battuta di Woody Allen: "La famiglia Zelig abitava sopra a un bowling, ma erano spesso gli avventori del bowling a protestare per il troppo rumore."

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a cura di Giulio Pianese

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