C'è molto più di quel che serve. Di tutto. E c'è un verbo inglese, overwhelm (sommergere, sopraffare), capace di trasmettere il senso anche col suono, con quella massa fluida fatta di onde benefiche o di fango soffocante a seconda dei casi, che travolge nel bene e nel male con il di tutto e di più dell'umano vivere.
Ci sono momenti in cui quel "molto più di quel che serve" è fatto di sentire e sono istanti in cui il bene è talmente intenso da riempire fino a far male; l'avrai provato qualche volta per un(')amante, per qualche amicizia euforizzante o per il sangue del tuo sangue.
Naturalmente, ci sono circostanze in cui di quel molto di più faresti a meno, perché spiacevole, gravoso e foriero d'apnee insopportabili. Momenti o periodi in cui scegliere se rimboccarsi le maniche per spostare macerie o soccombere.
Tuttavia, se anche in quelle circostanze terrai a mente la natura sinusoidale delle vicende nonché gli insegnamenti del tempo nel tempo capace di farti mutare le prospettive e la visuale e se ti ricorderai di respirare anche in assenza di virgole promemoria, scollinerai più agilmente di quanto pensi.
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Bisogna sorridere sempre...vedi sorrido :(
RispondiEliminaStella*
Ma anche si ) ma non mi trovo gli occhi.
Ma avevi scritto
RispondiEliminaamicizia euforizzante
RispondiEliminaforiero d'apnee
natura sinusoidale delle vicende
scollinerai
Scrivi in maniera bislacca, immagino deliberatamente. Io, almeno, capisco di rado che cosa intendi dire e mi dispiace, perché il tono è quello delle cose importanti.
ahahahah, dando un'occhiata al tuo blog non mi pare tu debba aver bisogno di sottotitoli qui, ma nel caso provvederò.
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