03 agosto 2012
Mezzogiorno di sole
"L'è mezodì? L'è mezodì?" era il suo mantra. Un gigante buono di non so quanti decenni col cervello piccolino e uno stomaco questuante. Lo vedevo in piscorte, la pineta del paese, seduto sulla panchina insieme ai suoi familiari che chiacchieravano con i miei mentre noi fanciulli giocavamo ad arrampicarci sugli alberi. Quando finalmente il suono delle campane e le sirene delle segherie ufficializzavano l'arrivo dell'ora di pranzo, gli si illuminavano gli occhi e il faccione e nell'espressione passava da beota a beato, scattando a molla per andare a casa. Mi è tornato in mente sentendo oggi le campane dal Doss Zelor (Dos Celor), dov'ero a prendere il sole, tra una dormicchiata e un po' di lettura.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.