Di Deborah Ardes conservo un ricordo prorompente. Non intendo alludere alle sue doti di femmina procace, bensì a quando cantammo insieme, con i Blubaluba, a una festa di matrimonio nei dintorni di Parma. Lei aveva sostituito la temporaneamente indisponibile Elisa e con una sola sessione di prove ci avventurammo a intrattenere i festanti convitati. Furono tutti soddisfatti, e anche noi: menzione particolare a una focosa esecuzione di Sex Machine, omaggio a James Brown ma anche all'entusiasmo di tutti i presenti. Magari Debbie non si ricordava proprio tutte le parole dei pezzi, però l'interpretazione era indubbiamente carica d'energia espressiva.
Ora le parole mi pare le abbia trovate, scrivendo un suo pezzo, Luna Park, che propone all'ascolto (e alla votazione) nel sito Music Flash.
[Se vuoi votare devi registrarti e accedere alla sezione "votazioni" -- per invogliarti ti fanno anche partecipare all'estrazione di alcuni aggeggi (iPhone e iPad).]
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.