Ha un certo fascino ballare il tango sul tetto di un centro commerciale lasciandosi investire dai raggi orizzontali del sole calante. Ha un certo fascino anche Elena Sorba, che mi ha trasmesso un paio di graziosi consigli sulla postura prima di esprimere pubblicamente la sua sensualità tanguera in un'esibizione insieme ad altri maestri presenti.
Passare l'ora che volge il disio in compagnia amichevole disinnesca in modo efficacissimo la malinconia e prepara ai godimenti successivi, come quello di ballare al suono di un'orchestrina composta da pianoforte, contrabbasso, violino e due bandoneón.
Dal tango ai balcani si arriva in fretta seguendo i mutevoli cromatismi del cielo fino al Carroponte, giusto in tempo per assistere al concerto della Babbutzi Orkestar, che non vedevo dal vivo da qualche tempo. Li ho trovati ulteriormente migliorati negli arrangiamenti dei brani e nella cura delle esecuzioni, ma senza tradire il senso di divertimento e l'energia che sprigionano, bravi!
A seguire, i Nema Problema, una bella e travolgente valanga di suono portato dai fiati che ruota attorno allo spettacolare basso tuba nomade per il palco (ascolta Balkan, per esempio).
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