Cinque anni dopo, si guardò intorno. Ricostruiva a fatica gli spazi vuoti che all'epoca connotavano l'intera dimora. All'epoca non c'erano quasi mobili, a parte un tavolo, un divano, qualche sedia e, di là, un letto e un armadio. Anche la cucina era ridotta all'essenziale e nemmeno corredata. Nessun elettrodomestico e solo un vecchio cellulare come solo mezzo di comunicazione immediata.
Però le piastrelle e tutte le loro fughe erano più pulite allora, quando si era conquistato metro per metro la nettezza di un nuovo abitare e quando ancora non erano passati cinque anni di solitudini e intermittenti luminescenze a dargli lustro.
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bonus: David Bowie, Five Years
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