10 aprile 2012
E l'aria sapeva
Ho camminato nelle pozzanghere a piedi asciutti, per le strade attraversando il traffico, ho camminato sui marciapiedi attento a non calpestare le fenditure, sulle grate sentendo gli sbuffi di calore malsano, ho slalomato tra le deiezioni, ho camminato sotto le gocce di un ombrello che perde, tra rosso verde e anabbaglianti, ho camminato al ritmo di una voce, ho parlato portando la macchina con un occhio al tachimetro e l'altro alle lumìe del passato, ho saltato semafori e lampeggianti sognando balzi spaziotemporali, ho raccolto multe da pagare, ho posteggiato salvaguardando lo specchietto che fu rotto, ho riascoltato la pioggia, ho camminato in una pozzanghera bagnata a piedi ancora asciutti, ho lasciato camminare lo sguardo sulle gocce vanitose sotto i lampioni, le ho annusate nell'aria e l'aria sapeva di memoria pirata.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.