16 gennaio 2012
È così che va
A specchio a specchio a specchio a specchio, da lì a qua e di qui a là, è così che va il rimbalzo degli sguardi e delle identità tra due pupille che rimiran lo stupore da fusione dentro l'estasi dell'effusione, se questa è intera e vera. Specchio nero di pupilla, nero in campo variopinto, che s'abbevera d'effluvi e sensi che rimpiattano il mistero, di pelle in ghiandola tra ormoni e cuore. Ebbrezza, scintilla il vento di raggi rapiti e ti mi vedo, io/te, nuvola di palpiti. Buio. L'intreccio d'una caviglia e la mano che annulla i timori. Sarò nittalope, testimone di bellezza ritrosa. Musica. Parole di note, a specchio (a specchio).
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.