18 gennaio 2012

Come ti vuoi

In giornate come queste, tra freddo e galaverna, tra smog e neve chimica(*), in cui ti svegli al buio e non vai oltre la semiluce prima che il buio di nuovo torni, in giornate come queste che sembrano condensarsi in un lungo crepuscolo poco respirabile, magari tenderesti a gettare la spugna e inchiocciolarti lungo la cupa spirale che gira a chiudersi; eppure, se ci pensi, quasi di sicuro puoi individuare qualche momento rilucente, dalle piccole soddisfazioni impreviste ai caldi contatti amichevoli, dal piacere di un pasto gustoso al tepore ritrovato, dal godimento prospettato alle risate condivise, dal discorrere affettuoso alle letture avvincenti, sì, puoi ripercorrere la sfilata degli istanti fino a riaccenderti incontrando in posti improbabili uno di quei sorrisi perfetti, capaci di bucare la nebbia; e raccontarlo, poi, a chi la nebbia la perfora anche solo attraversandola con la voce. Musica, un po', e buonanotte.

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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