Dal contrasto mi è tornato in mente (anche questo tra parentesi) un pezzo comparso un anno fa nella raccolta Post sotto l’albero 2010 e lo voglio riportare qui sotto. Auguri a tutti.
Sorvegliato speciale di wildAuguri anche in musica, con la sigla da cui la trasmissione prende il nome: Jailhouse Rock (nell'interpretazione dei Blues Brothers).
In molti luoghi, ai quali difficilmente pensiamo se non perché direttamente coinvolti, il Natale è un sorvegliato speciale. Durante tutte le feste ma soprattutto durante il Natale nelle comunità, nelle carceri, nelle case di cura esplodono le crisi più grandi, più difficili e dagli esiti, a volte, irreparabili e fatali. Lo sanno bene gli operatori del settore che durante i periodi festivi affinano i sensi e la vista, pronti a captare anche il più piccolo mutamento di umore. Ma quale sortilegio racchiude in sé questa ricorrenza, quale turbamento scatena e quali fantasmi evoca? Certo la gente fuori si circonda di persone care, prepara ricchi pasti e preziosi doni, accende luci e addobba la casa, tutto per esorcizzare lo spirito del Natale, ma chi è solo si trova inevitabilmente faccia a faccia con il sorvegliato speciale, e di conseguenza costretto ad affrontarne tutta l’essenza, confrontandosi con la sua anima, con la propria anima. Buon Natale anima mia.
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