Che corricchiare e non correre sia il verbo giusto l'ho verificato anche oggi, quando due tizi mi hanno superato scheggiando via in scioltezza senza smettere di chiacchierare tra loro. Per la cronaca, non ho ceduto alla tentazione di forzare e ho mantenuto l'andatura. D'altronde la mia bravura era già stata un'altra: trovare la determinazione, nel pressante marasma lavorativo, di staccare per andarmi a concedere mezz'ora di sudore, non in dolce compagnia o amoroso convivio, ma in solitario.
Oddio, solitario per modo di dire, visto che sono perfino passato in mezzo a una caccia al tesoro, sorridendo alla ciurma che mi chiedeva invano delle dritte (dov'è una grossa scacchiera qui nel parco?), per non parlare dei pensieri che porto nel cuore e degli occhi tuttora intrisi di antico stupore. Se ero solo, lo ero col mondo intorno.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.