Una volta volevo dire che quelli che scrivono su twitter in terza persona mi sembrano i tamagotchi di sé stessi.
Poi ho pensato che non è una cosa carina da dire, specialmente considerando che lo fanno anche molte persone che stimo o che mi stanno simpatiche.
Poi ho pensato che invece siccome lo penso è meglio dirlo.
Poi ho pensato che comunque è una cosa marginale.
Poi ho pensato che tuttavia mi dà fastidio, anche se non abbastanza da costituire un criterio di selezione.
Poi penso che se non la smetto e non ricomincio immediatamente a tradurre, sarò in grave difficoltà con le prossime consegne, perché gli impegni lavorativi si stanno accavallando tra loro e sulle altre incombenze in un'ammucchiata di cose da fare, un'orgia senza orgasmo, un'urgenza dettata da altri, insomma tutto il contrario del vero vivere; so però che è una situazione temporanea e dunque posso dire: a presto.
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Nota:
comunque, twitter lo sto usicchiando anch'io.
Segnalazione:
Geek And Poke, un blog di vignette che toccano spesso l'argomento (ne ho tradotta una qui).
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.