Un quartiere dove le cose accadono. Tipo gli incendi, quello di stamane in un appartamento tre porte più in là al terzo piano in via Andreoli, che quando sono arrivato da Cinisello intorno all'una sembrava una scena da film con le auto della polizia e i camion dei pompieri, gli agenti in divisa e i vigili del fuoco ancora tutti indaffarati e l'acqua che scendeva a pioggia dai ballatoi insieme alle masserizie lanciate direttamente giù in cortile e ancora fumanti.
Un quartiere dove le cose le fanno accadere. Tipo lo spettacolo di domenica: un corteo promosso dalla Scighera e con la collaborazione dell'ANPI che ha visto sfilare un po' di cittadinanza al seguito degli artisti della compagnia teatrale La Madrugada, di cui si ammirava l'esibizione con trampoli e maschere e strani strumenti e più strani linguaggi.
Un quartiere dove le cose le fai accadere. Tipo il giretto di stasera, iniziato in gelateria coi bimbi mascherati e scatenati e poi per le strade e le piazze a fare dolcetto o scherzetto, con molti baristi che li assecondavano, con Lorenzo che in proporzione mi sembrava ET, in mezzo a quelle signorinelle della Cajuina e delle sue compagne, streghette alquanto eleganti e quasi educate, se avessero tralasciato di suonare un po' di campanelli.
Un quartiere con un suo stile. Suo, tuo e nostro, perché siamo noi, tutti noi, responsabili di un pezzetto di realtà, specialmente quella contigua al vivere, momento per momento e metro per metro.
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