04 maggio 2007

Di acqua e di sole

Ho fatto da interprete a una donna con l'acqua nel nome e il sole nel sorriso. Acqua di un fiume sacro quella del suo nome, sole splendente come una benedizione quello del suo sorriso.
Mi ha chiesto se questa precipitazione durerà per un mese. Le ho spiegato che qui non c'è la stagione delle piogge e che in genere ce la caviamo in tre giorni, a Milano. Perché se invece vai a Napoli, per esempio, spesso capita che l'acquazzone, il temporalone, duri violento un paio d'ore, prima di lasciar nuovamente campo libero al sole.
Ho poi raccontato di una doppia lettura, perché l'idea della pioggia uscita dalle sue parole mi ha fatto tornare in mente una scena, drammatica, di quel libro tanto bello e terribile.
Non le ho detto, invece, di come i rainy days talvolta, dentro, durino ben più a lungo. Non oggi, però: oggi il cielo mi è amico, lava l'aria e l'accarezza e poi alla fine di certo avrà un colore che prima non aveva.

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a cura di Giulio Pianese

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