Un giorno d'autunno il mio amico Cece, occhialuto, andava in vespa in mezzo alla nebbia. A un certo punto però s'accorse di essere l'unico a procedere quasi a passo d'uomo, mentre tutti lo superavano. Rispondendo con goffa gestualità a qualche derisore, per caso toccò una lente, rendendosi conto solo allora dell'appannamento che lo aveva fino a quell'istante ingannato e rallentato.
L'episodio narratomi torna alla memoria guardando la sequenza d'immagini fotografiche di Roberto: la pioggia dietro i vetri non finirà mai fintanto che gli occhi lacrimeranno.
Dai una scorsa alla serie e comunica le tue impressioni, o immagina una tua storia.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.