19 maggio 2006

Sparpagliato

L'aggettivo costituisce una traduzione possibile e abbastanza soddisfacente di scattered (vocabolo incamerato da un ascolto dei Rolling Stones). Posso dirlo perché in un certo senso (o anche in diversi sensi, massimo sette o otto, però) è così che mi sento.
Sarà per quello che ieri e ieri l'altro ho lasciato in giro solo parole altrove? Parole mie e di altri, su Lettere in rete, CuT'n'PaStE, Maltusiani&C.

Per fortuna la musica mi fa riprendere e un po' ricentrare, riconducendo lo sguardo e il palpito al momento presente e circostante, l'attenzione del sé ai vari strati che lo compongono (come la storia delle cipolle di Shrek). E di questo devo e voglio ringraziare chi c'era ieri sera, sul palco e in sala. Il sorriso del pensiero, comunque, raggiunge pure chi si è fatto sentire, a voce o per iscritto, anche al di là di.

Quanto alla scaletta, il repertorio consolidato si è arricchito di Going Back To Miami, in cui abbiamo parlato dell'amore pendolare con l'intimo augurio che per gli interessati possa trasformarsi presto in un I Feel Good (succede, posso testimoniarlo).

A Jacopo abbiamo dedicato uno dei pezzi che ci piacciono di più in assoluto. A Rillo ed Eva il terzo applauso.


Errata corrige: quella degli Stones in realtà era Shattered, da Some Girls. Peraltro, il campo semantico dei due aggettivi presenta una sovrapposizione, giustificata dalla comune etimologia.

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a cura di Giulio Pianese

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