Bella serata con diversi artisti e comici, ma soprattutto con il piacere di reincontrare un sacco di persone perse un po' di vista ma indimenticate.
Parecchi i momenti divertenti o pregnanti sul palco, ma in particolare ho visto un cortometraggio che sarebbe valso da solo la serata: Che idea nascere di marzo, diretto da Osvaldo Verri e dedicato a Fausto e Iaio, mischia vita morte amore sesso spirito poesia speranza in modo commovente e delicato.
Lo si può trovare in uno dei CD allegati al libro 20 per Luca.
Dicevo delle persone ritrovate, frequentate all'epoca e nel corso degli anni soprattutto in ambito musicale: sono quel che sono, ma per me anche quel che hanno fatto. Tuttavia la domanda si pone: cosa resta nel tempo di una produzione artistica, piccola o grande che sia?
Una risposta l'ho trovata al bar dell'atrio, dove una tipa, sentendo menzionare i Fragole e Sangue mi ha detto che si ricordava... si ricordava di uno che metteva l'intero pugno in bocca. Dopo un attimo di smarrimento ho capito che non parlava dei concerti, ma di una delle libere prestazioni giullaresche di Beppe e del suo spettacolare smascellarsi.
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