Caro Giulio,
non ti ho scritto finora perché una volta è andata via la corrente, un'altra il computer era occupato, ma ora comunque sono qui a darti notizie, seppur limitate.
Da dove comincio... mah, cominciamo dal fatto che quando si dice povertà non abbiamo idea di cosa è veramente: qui vedi cose che sono davvero angoscianti e ti rendi conto che tutto cio che fai è solo una piccolissima goccia in un mare.
Oggi siamo andati a Rifisque, che è una cittadina tra Dakar e Kelle, villaggio in cui sono io. Beh, forse rischio un'infezione o la malaria o anche altro più a Rifisque che non dove risiedo, anche se dove sono io esiste una povertà maggiore che non in una cittadina, perché lì le fogne sono a cielo aperto e c'è una massa talmente enorme che il degrado che esiste anche nel mio villaggio lì è triplicato. Siamo andati in un mercato: c'era il negozio bello, ma c'era la macelleria che era una cosa terribile... ma questa è l'Africa.
Sto comunque cercando di scrivere un diario che poi vedremo insieme, il tempo qui è stupendo e oggi è stata una giornata bellissima e calda. Molto probabilmente tornerò abbronzato.
Ti scriverò ancora e se possibile continuerò a raccontarti parte del diario.
Per ora ti saluto e ti ringrazio, il mio indirizzo di posta elettronica è antoniosenegal presso hotmail.it
22 gennaio 2006
Notizie dal Senegal
Come annunciato, mi ha scritto Antonio, il mio vicino di casa:
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.