Tutt'oggi dalla finestra lo spettacolo dell'immensa forfora dall'alto dei cieli; sul computer traduzioni futili ma sfiziose e soprattutto correttamente remunerate; nelle orecchie musica varia: dalla prima sinfonia di Mahler a Sonny Rollins, da Jay Jay Johnson ad Astor Piazzolla, dai Canti randagi a Moni Ovadia. Niente però, nemmeno l'ylang-ylang nelle volute che si dipartono dai bastoncini d'incenso bruciati a ripetizione, niente cancella il mezzo sorriso della malinconica consapevolezza di Lorenzo che ieri sera, mentre cenavamo noi due soli (ho cucinato filetti di rombo e li ha graditi perfino lui che non ama il pesce), dopo aver ricordato con fare dispiaciuto l'estinzione dei dinosauri di cui parla il suo documentario preferito, ha ipotizzato, o forse sentenziato: "Mi sa che anche l'uomo si estinguerà."
Non ha saputo dirmi il perché e dal canto mio ho evitato di elencare alcune possibili cause.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.