...stormi e stormi e stormi di uccelli danzanti, spettacolo a sorpresa nel cielo preserale di rondini pronte a migrare, notazioni imprevedibili su spartiti d'aria in coreografie a triplo strato, virate collettive e tracciati da far invidia alle frecce tricolori, felicità e nuvole del cuore che guarda, occhi spersi a ritrovar la gioia del niente anzi del tutto, con quei disegni in divenire che paion miracolo e certo per miracolo solo una, misera, cacchina stacca una macchietta scura sulla spalla impermeabile, imperturbabile io, da non credersi, manco una bestemmiola, che dico, nemmeno impreco, ma riparo alla tettoia dell'82 che lì farà capolinea prima di riportarmi a casa, non prima d'avermi concesso ulteriori sguardi, col naso all'insù, svagato e felice.
Non conta, davvero non conta che non avessi con me una macchinetta come quella di cui mi servii il mattino seguente, dalla finestra di camera da letto, per uno scattar lunatico.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.