Framura, Montaretto, Casa del Popolo. La Destinazione.
Bovisa, bimbi, zii. L'Appoggio.
Milano, pioggia, autostrada. La Partenza.
Nella micropiazzetta ci viene incontro una persona: è la ristoratrice, gli altri sono già a tavola, dice, venite a mangiare, scaricherete dopo gli strumenti.
Trofie, pansotti, frittomisto. La Gola.
Vino, racconti, risate. La Tavola.
Cavi, mixer, casse. La Ginnastica.
Nella sala del banchetto nuziale vengo attratto irresistibilmente: abbracci e baci e affetto antico e nuovo a questi sposi per amore, e a chi di amore li circonda da vicino.
Alimentazione, collegamenti, volumi. La Tecnica.
Prova, ah, prova. Il Suono.
Strumenti, voci, spie. Il Check.
Nello spazio coperto all'aperto suoniamo un paio di pezzi e alcuni fuoriusciti ci applaudono. Ehi, è solo la prova volumi, comunque grazie.
Ciao, sì, piacere. Le Conoscenze.
Mammamia, smack, pciuik. Gli Incontri.
  ,   ,   . Le Evocazioni.
Nell'edificio e in modo palpabile nell'intero spazio circostante, l'atmosfera è carica di gioia. Magnetica, visto che i cellulari non prendono.
Torta, sposi, taglio. La Festa.
Spumante, bicchieri, brindisi. Il Quasicisiamo.
Dolci, frutta, rispumante. L'Attesa.
Nello stanzino al piano superiore ci cambiamo tutti. Sulla scena siamo sempre noi, ma diversi.
Black Sound Machine. La Band.
Black Sound Machine. La Presenza.
Black Sound Machine. Il Concerto.
Nella scaletta ci sono i brani per i quali Alfredo (nostro ex tastierista, gentilissimo a rispondere alla chiamata d'emergenza) mi ha dato l'OK. Vanno tutti bene, a quanto pare. Ci si diverte, si balla, c'incantiamo a guardare mentre emaniamo godimento insieme alla musica che esce e avvolge noi e chi ascolta con tutto il corpo, uomini donne bambini e nascituri (bellissimo vedere quel paio di pancioni agitarsi al ritmo nero dell'anima).
Eseguiamo tutta la scaletta, primo tempo: Intro + Hold On I'm Coming, Flip Flop and Fly, Unchain My Heart, Hit The Road Jack + Tu vuo' fa' l'americano, Minnie The Moocher, In The Midnight Hour, Chain Of Fools, Make It Funky, I Feel Good, Treat Her Right, Everybody Needs Somebody, Satisfaction, Sex Bomb, Think.
E dopo una breve pausa riattacchiamo: Peter Gunn Theme, Hard To Handle, Mustang Sally + Mr. Pitiful, Respect, Proud Mary, What'd I Say, Jail House Rock, Long Train Running + Lady Marmelade, Land of 1000 Dances, Get Up Off-A That Thing, Sweet Home Chicago.
Il saluto finale dovrebbe essere La pelle nera, ma non ci lasciano andare.
Di certo non ci dispiace, e allora riproponiamo Flip flop e chiudiamo con I Can't Turn You Loose e Shake Your Tailfeather.
Un sudore sano da divertimento scatenato accomuna tutti quanti.
Nella tiepida quiete del crepuscolo percepisco forte la dolce energia di chi ti è grato col sorriso del cuore.
E mentre dal parapetto a strapiombo sul mare indugio tra il sole appena tramontato e il crescente giunto a rilevarlo, mi guardo intorno e trovo difficile si possa immaginare che è stato il penultimo concerto di questa formazione.
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