Sì, a quest'ora vorrei scriverti. Non da una tastiera, però. Nemmeno un telefonino farebbe al caso. Carta e penna sarebbero quasi già meglio, ma non ci siamo.
Vorrei scriverti le parole nell'aria, intingendo l'indice in calamai di luce perché restino a brillare opacizzate tra la via lattea, un attimo prima di scomparire nel turbinio delle orbite.
Ti scriverei che vorrei scriverti. Scriverti sulla pelle, scivolando sui fluidi e gli umori a raccontare ogni pratica con purezza di cuore, a illustrar zozzerie che diventano amore.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.