Non ero zitto, non ero al cinema: è bastato il piccolo schermo per distogliermi dal lavoro urgente e indurmi a procrastinarlo nelle successive ore notturne.
Tutto a causa di un capolavoro ineludibile, che si coglie come tale perfino a spezzoni.
Grandioso ma fluido, distilla una generosa dose d'amarezza che se presa dal verso giusto può riconciliarti con la vita, riconducendoti a non trascurarne l'essenzialità.
Cosa buona e giusta per la settima arte è rinnovare un tributo di gratitudine a Barry Lyndon, girato nel 1975 da un certo Stanley Kubrick.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.