01 marzo 2004

Veni vidi rividi

Non ero zitto, non ero al cinema: è bastato il piccolo schermo per distogliermi dal lavoro urgente e indurmi a procrastinarlo nelle successive ore notturne.
Tutto a causa di un capolavoro ineludibile, che si coglie come tale perfino a spezzoni.
Grandioso ma fluido, distilla una generosa dose d'amarezza che se presa dal verso giusto può riconciliarti con la vita, riconducendoti a non trascurarne l'essenzialità.
Cosa buona e giusta per la settima arte è rinnovare un tributo di gratitudine a Barry Lyndon, girato nel 1975 da un certo Stanley Kubrick.

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a cura di Giulio Pianese

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