Già al risveglio, paesaggio incantevole e ovattato, mentre fiocchi generosi accarezzavano l'aria. Per tutto il giorno non ha smesso di nevicare, qui nella valle dell'Elvo. Dopo essermi divertito a spalare, sono uscito a passeggiare con Meg, affettuosa femmina di pastore australiano che mi sa sensibile ai suoi guaiti. Siamo andati avanti fino a lasciarci imbiancare, fino a confondere cielo e sfondo montano. Bella soddisfazione anche essere ubbidito perfettamente nonostante avessi tralasciato il guinzaglio (una piccola lezione anche questa?).
Spalare, camminare, ammirare, respirare. Essere e fare. Il mio insegnante di storia dell'arte ai tempi dello IULM, Gabriele Mandel, aveva scritto un libro con quel titolo. L'essere umano ha bisogno di agire per confermare la propria esistenza, per esprimersi, per crescere. Il concetto è valido non solo applicato all'ambito della creazione artistica, ma anche alla banale pratica quotidiana. Che poi è banale soltanto nella misura in cui lo permettiamo.
Gustare di ogni giorno, di ogni giorno distillare l'essenza benefica o l'insegnamento, sono obiettivi di benessere e insieme strumenti di crescita. Purché vivere diventi l'arte in cui non smettere di cimentarsi.
28 dicembre 2003
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.