Ch'io sia fortunato, si sa. Da sempre ho la sensazione che esista una buona stella a pararmi il culo in ogni occasione, a trasformare in positivo ogni situazione critica, a illuminarmi il cammino sì da farmi scovare il bello in qualsiasi anfratto. Alla buona stella, sia chiaro, va accostata la presenza delle persone che mi vogliono bene o che mi hanno voluto bene, da sempre, da tempo o anche solo per un po'.
E di quelle che mi ricordano, riconoscendomi dopo 15 anni come il mio commilitone Marco Aldeghi, che l'altra sera è venuto a sentire la BSM ignorando che ne facessi parte. Rivederlo mi ha riportato con la memoria a un periodo, quello della leva militare, che corrobora le mie sensazioni: nonostante i mille e uno motivi per deprimersi, per me la naja non fu una noia. Riuscii a vivere anche quell'anno senza mai dover sperare che passasse in fretta.
Certamente anche grazie agli amici che avevo lassù a Bolzano, un altro dei luoghi ricorrenti nella mia vita.
10 novembre 2003
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