08 settembre 2003

Luoghi

Dicevo di luoghi che tornano. Esempio recentissimo il posto dove abbiamo suonato l'altra sera. Lo ritrovavo a distanza di tanti anni, dall'epoca in cui ne ero avventore notturno abituale.
Prima del concerto, mentre tiravamo i cavi e spostavamo amplificatori e aste, mi guardavo guardare stranito il mio passato, per una volta più contento che malinconico, contento di vivere intensamente e di ricordare. Felice di godere della qualità che dona spessore all'esperienza passata, quella cosa che serve a... insomma, come si dice? Ah, la memoria. Già, niente è andato perduto finché esiste il sentire del ricordo: nulla più che una lanterna appesa alla schiena, eppure il suo chiarore investe la ricchezza di tanti istanti assaporati ad uno ad uno.

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a cura di Giulio Pianese

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