26 agosto 2020

Corsette esplorative

Una mezz'ora di corsetta un giorno sì e uno no è meglio di niente, però dovunque vada a corricchiare, che sia il parco Trotter a Milano o il lungomare di Rimini, potrei facilmente sentirmi una merdina se mi lasciassi condizionare da quanti vedo correre a ritmi per me strabilianti. Invece, riesco perfino a compiacermi nel momento in cui, rotto il fiato, mi sento procedere senza eccessivi patimenti, pur sudando l'inverosimile. L'obiettivo a medio termine è senz'altro quello di intensificare (allungando la durata o aumentando l'andatura o la frequenza delle uscite), ma sono già contento ogni volta che faccio prevalere la forza di volontà su qualsiasi scusa possa presentarsi. 

Al di là del benessere fisico, ne trae giovamento anche lo spirito, specialmente se i luoghi variano e si riesce ad approfittare di tali occasioni per una sorta di piccoli giri turistici inaspettati, come quando a Galeata ho preso la strada del Pantano e nel vano tentativo di ritrovare luoghi d'infanzia dimenticati mi sono goduto paesaggi rasserenanti e dal benevolo influsso sentimentale, raggiungendo inoltre la chiesetta romanica di Santa Maria del Pantano, i cui affreschi sono conservati al Museo Mambrini del borgo medievale di Pianetto (frazione di Galeata). 

Il Museo civico Mambrini espone tra l'altro importanti reperti archeologici di varie epoche, dalla preistoria al medioevo, ed emozionanti bassorilievi dell'abbazia di Sant'Ellero. L'abbiamo potuto visitare grazie alla gentilezza e alla disponibilità di Catia Collinelli, che illustrandolo ci ha fatto aumentare la voglia di tornare presto in zona. 

Nel chiostro del convento di Pianetto con la gentilissima Catia Collinelli,
che porta lo stesso cognome della mia bisnonna Giacomina.


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a cura di Giulio Pianese

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