31 luglio 2020

In un modo o nell'altro

Se i pensieri turbinano creando piccoli uragani inafferabili quasi in ogni istante quotidiano fino ad accompagnare e oscurare anche i singoli gesti, tu prendi quei singoli gesti e metti ciascuno di essi sotto il riflettore della tua attenzione. Riporta lo sguardo mentale lì dove stanno i sensi, percepisci e osserva, guarda e senti e ritrova il tuo sé più semplice senza doverti imbrigliare, ma sbrogliandoti dalle ansie di ciò che non c'è ancora e dalle angosce di quel che fu o che non è stato. Un eterno presente brillante, ecco la tua ghirlanda: sperimentala sotto la doccia, rimanendo con le gocce e gli scrosci d'acqua e il bagnoschiuma e la tua pelle, anziché permettere al pilota automatico di portarti via di lì e via da te. Fai questo per riancorarti al qui e ora ogniqualvolta ti accorgerai che il cervello punta altrove nel tempo e nello spazio.

Ove mai ti scoprissi invece schiavo d'un'alienante routine, lascia che i pensieri turbinino creando piccoli uragani inafferrabili quasi in ogni istante quotidiano, sciogli le briglie al cervello affinché possa puntare altrove nel tempo e nello spazio, permettendo ai sogni del futuro e del passato di mescolarsi nella tua visione finché il sorriso non tornerà ad avvilupparti l'essere per intero.

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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