Effe l'aveva annunciato, e almeno per oggi, IL BLOG CHE NON C'E', c'è.
Sottotitolo: "storie in un giorno che non esiste".
Se vuoi leggerle, fallo oggi, ché a mezzanotte sarà cancellato.
Non ho partecipato perché non mi veniva di scrivere sull'inesistente, magari mi prenoto per quando si farà qualcosa sull'ineffabile.
E comunque, per la seconda volta il presente blog incamera un post datato 29 febbraio.
29 febbraio 2008
28 febbraio 2008
Grazie, Beppe
Domenica sera, grazie a mio fratello, ero al concerto di Neil Young.
Le sue canzoni contrassegnarono la nostra adolescenza e questo già sarebbe stato abbastanza, ma il giovanotto è ancora e sempre un grande, si diverte a fare quel che gli pare (te ne accorgi soprattutto dagli assoli) e soprattutto mi ha dato l'impressione di essere vero. Bello!
Sebbene fossimo lassù in alto, nell'occasione l'acustica dell'Arcimboldi è stata premiante e i momenti intensi non sono certo mancati.
Ad aprire la serata c'era la moglie Pegi e nonostante le battute che serpeggiavano ("ma non poteva sposarsi con Lucinda Williams?") direi che non è male, accompagnata dal bravissimo Anthony Crawford (voce e chitarra acustica) oltre agli altri elementi storici dell'entourage musicale familiare.
Poi è stata la volta di Neil da solo, ora seduto tra una corolla di chitarre (e un banjo, che ha usato in... Mellow My Mind, forse un modo per esorcizzare un intero periodo), ora errante sul palco, quando alternandosi tra le tastiere disposte alle estremità (per A Man Needs A Maid e Journey Through The Past), sembrava decidesse la scaletta secondo i suoi umori del momento. Così si protendeva verso una chitarra, ma poi la rimetteva a posto per sceglierne un'altra, magari diversamente accordata, come serve per Don't Let It Bring You Down, uno fra i numerosi brani che dopo così tanti anni ancora sanno risuonare nel profondo. Come pure Harvest e Heart Of Gold, antiche perle sospese tra respiro e sospiro, prima della chiusa di Old Man.
Infine la parte elettrica, potente, contrassegnata da un'euforia forsennata come contraltare della malinconia, la stessa che urla e giganteggia dai tempi di Rust Never Sleeps (degnamente richiamato da Hey Hey My My e da Powderfinger). Tutta la band a disposizione di Neil, tutto il pubblico alla sua mercé. Rimanere seduti in poltrona è stato possibile solo grazie all'emozione. Vibrante più di quanto non m'aspettassi. Più o meno come i 3 minuti di feedback alla fine di Cinnamon Girl, che viaggia verso i 40 ma non li dimostra.
Qui trovi un po' di filmati tratti da questa stessa tournée (il vestito è lo stesso; la scaletta - come sospettavo - leggermente diversa).
P.S.: vedi anche questo eccellente resoconto.
E intanto su YouTube hanno cominciato a caricare i video della serata, non tutti di qualità accettabile però (Neil Young Milano 2008).
Le sue canzoni contrassegnarono la nostra adolescenza e questo già sarebbe stato abbastanza, ma il giovanotto è ancora e sempre un grande, si diverte a fare quel che gli pare (te ne accorgi soprattutto dagli assoli) e soprattutto mi ha dato l'impressione di essere vero. Bello!
Sebbene fossimo lassù in alto, nell'occasione l'acustica dell'Arcimboldi è stata premiante e i momenti intensi non sono certo mancati.
Ad aprire la serata c'era la moglie Pegi e nonostante le battute che serpeggiavano ("ma non poteva sposarsi con Lucinda Williams?") direi che non è male, accompagnata dal bravissimo Anthony Crawford (voce e chitarra acustica) oltre agli altri elementi storici dell'entourage musicale familiare.
Poi è stata la volta di Neil da solo, ora seduto tra una corolla di chitarre (e un banjo, che ha usato in... Mellow My Mind, forse un modo per esorcizzare un intero periodo), ora errante sul palco, quando alternandosi tra le tastiere disposte alle estremità (per A Man Needs A Maid e Journey Through The Past), sembrava decidesse la scaletta secondo i suoi umori del momento. Così si protendeva verso una chitarra, ma poi la rimetteva a posto per sceglierne un'altra, magari diversamente accordata, come serve per Don't Let It Bring You Down, uno fra i numerosi brani che dopo così tanti anni ancora sanno risuonare nel profondo. Come pure Harvest e Heart Of Gold, antiche perle sospese tra respiro e sospiro, prima della chiusa di Old Man.
Infine la parte elettrica, potente, contrassegnata da un'euforia forsennata come contraltare della malinconia, la stessa che urla e giganteggia dai tempi di Rust Never Sleeps (degnamente richiamato da Hey Hey My My e da Powderfinger). Tutta la band a disposizione di Neil, tutto il pubblico alla sua mercé. Rimanere seduti in poltrona è stato possibile solo grazie all'emozione. Vibrante più di quanto non m'aspettassi. Più o meno come i 3 minuti di feedback alla fine di Cinnamon Girl, che viaggia verso i 40 ma non li dimostra.
I wanna live
with a cinnamon girl
I could be happy
the rest of my life
With a cinnamon girl.
A dreamer of pictures
I run in the night
You see us together,
chasing the moonlight,
My cinnamon girl.
Qui trovi un po' di filmati tratti da questa stessa tournée (il vestito è lo stesso; la scaletta - come sospettavo - leggermente diversa).
P.S.: vedi anche questo eccellente resoconto.
E intanto su YouTube hanno cominciato a caricare i video della serata, non tutti di qualità accettabile però (Neil Young Milano 2008).
22 febbraio 2008
Sceglilmeglio
Simone Righini (protobloggatore e attualmente dedito a newsletter software) mi ha appena proposto di preparare
L'idea mi piace, ma non è facile selezionare tra tutto l'archivio (che parte dal 2002).
Ti va di dare una mano proponendo le tue preferite?
Puoi farlo nei commenti qui sotto oppure via e-mail.
Estendi pure la partecipazione a chiunque abbia voglia di giocarci un po'.
Precisazione: per partecipare, non è obbligatorio spulciarsi l'intero archivio. Scegli tu dove e come scartabellare. Se qualcosa ti colpisce positivamente, segnalalo.
--
Ne parlano:
* rrr (10 frasi x 5)
* Soffiando via la polvere
* Alle isole Svalbard
...
--
Segnalano:
* Luigi della Zonker's Zone:
Spulciato qualcosa del 2007 oltre che del 2002 e 2003. Pur avendo letto tutto o quasi ho scartato dalla scelta tutto ciò che proveniva da fonti tipo libri, articoli o per bocca di personaggi più o meno famosi. Com'era prevedibile, per me, ho selezionato cose che mi hanno fatto ridere o sorridere. Qualcosa di più o meno serio pure c'è.
> di una piazza e mezza... > Venti di dicembre... > andrà tutto bene... > Siamo passati... > scivoli sulle mie... > su ebay ho... > Saremo capaci di... > Arkangel: "Ho fatto... > - Ti capita mai... > per il giornalaro... > Una nostra conoscente... > Se minacci... > - Visto che bello... > Nel mondo del funk... > è capitato alla ASL... > Pretendere di capire... > Mia madre, quando... > due contadini... > Ho rincorso il... > Hanno beccato un... > Letterine di stagione... > molto spesso quello... > CHI VI HA DETTO...
* Cosima:
Doug, Hanging Rock e Massimo Mantellini per cominciare.
> - Salve parlo col Fisco?... > Stazione di R. – Sono... > Il gatto ha appena...
* Elena Petulia:
Io voto per i bambini e le loro frasi magiche. Tipo questa di bimbidiblog:
> la pietra "Sì lo so fare"...
* Astrid:
siccome frequento in maniera assidua solo da un anno, mi sono limitata a spulciare l'archivio 2007 e questi sono i post che ho scelto.
> Warum, da: Alfabeto... > Non guardiamo dalla costa il mare... > Ti leggevo poesie nudi... > Ogni volta che ti prepari... > La mia idea è presentare... > Nella lingua yaghan... > il giovane Toni... > te me sai de fragola d'inverno...
* Simone:
the best of scissors & glue
> andate a fervi... > > O meglio una specie di monopattino... > Mia madre, quando mi lamentavo del lavoro... > Sono invincibile quando voi mi volete... > A wholesome self-discipline... > I pazienti si lamentano spesso... > una madre si recò da lui e lo scongiurò... > Mi avete fatto correggere le bozze...
* Caporale:
sono andato a cercare solo in giorni in cui mi era successo qualcosa di (oh, tutto è relativo) importante e voto per questa:
> vi sembrera' strano, ma la punteggiatura...
* Zu:
tra le tantissime citazioni cui sono affezionato, eccone alcune non ancora menzionate da altri:
> I mariti delle altre... > Se entro una settimana non... > io da una vita sogno d'essere... > Vorrei essere una spia... > La Lettera 32 è un marchingegno... > stai sempre a fare i tuoi stupidi scherzi...
un post speciale con le 10 migliori citazioni da CuT'n'PaStE.
L'idea mi piace, ma non è facile selezionare tra tutto l'archivio (che parte dal 2002).
Ti va di dare una mano proponendo le tue preferite?
Puoi farlo nei commenti qui sotto oppure via e-mail.
Estendi pure la partecipazione a chiunque abbia voglia di giocarci un po'.
Precisazione: per partecipare, non è obbligatorio spulciarsi l'intero archivio. Scegli tu dove e come scartabellare. Se qualcosa ti colpisce positivamente, segnalalo.
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Ne parlano:
* rrr (10 frasi x 5)
* Soffiando via la polvere
* Alle isole Svalbard
...
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Segnalano:
* Luigi della Zonker's Zone:
Spulciato qualcosa del 2007 oltre che del 2002 e 2003. Pur avendo letto tutto o quasi ho scartato dalla scelta tutto ciò che proveniva da fonti tipo libri, articoli o per bocca di personaggi più o meno famosi. Com'era prevedibile, per me, ho selezionato cose che mi hanno fatto ridere o sorridere. Qualcosa di più o meno serio pure c'è.
> di una piazza e mezza... > Venti di dicembre... > andrà tutto bene... > Siamo passati... > scivoli sulle mie... > su ebay ho... > Saremo capaci di... > Arkangel: "Ho fatto... > - Ti capita mai... > per il giornalaro... > Una nostra conoscente... > Se minacci... > - Visto che bello... > Nel mondo del funk... > è capitato alla ASL... > Pretendere di capire... > Mia madre, quando... > due contadini... > Ho rincorso il... > Hanno beccato un... > Letterine di stagione... > molto spesso quello... > CHI VI HA DETTO...
* Cosima:
Doug, Hanging Rock e Massimo Mantellini per cominciare.
> - Salve parlo col Fisco?... > Stazione di R. – Sono... > Il gatto ha appena...
* Elena Petulia:
Io voto per i bambini e le loro frasi magiche. Tipo questa di bimbidiblog:
> la pietra "Sì lo so fare"...
* Astrid:
siccome frequento in maniera assidua solo da un anno, mi sono limitata a spulciare l'archivio 2007 e questi sono i post che ho scelto.
> Warum, da: Alfabeto... > Non guardiamo dalla costa il mare... > Ti leggevo poesie nudi... > Ogni volta che ti prepari... > La mia idea è presentare... > Nella lingua yaghan... > il giovane Toni... > te me sai de fragola d'inverno...
* Simone:
the best of scissors & glue
> andate a fervi... > > O meglio una specie di monopattino... > Mia madre, quando mi lamentavo del lavoro... > Sono invincibile quando voi mi volete... > A wholesome self-discipline... > I pazienti si lamentano spesso... > una madre si recò da lui e lo scongiurò... > Mi avete fatto correggere le bozze...
* Caporale:
sono andato a cercare solo in giorni in cui mi era successo qualcosa di (oh, tutto è relativo) importante e voto per questa:
> vi sembrera' strano, ma la punteggiatura...
* Zu:
tra le tantissime citazioni cui sono affezionato, eccone alcune non ancora menzionate da altri:
> I mariti delle altre... > Se entro una settimana non... > io da una vita sogno d'essere... > Vorrei essere una spia... > La Lettera 32 è un marchingegno... > stai sempre a fare i tuoi stupidi scherzi...
19 febbraio 2008
Cià che ci faccio una sorpresa
Oggi è il compleanno del mio amico Cece e siccome è un neo lettore di queste pagine gli faccio gli auguri, che per un po' di mesi sarà anche più vecchio di me.
Come regalo, volevo fargli trovare qui una delle sue strisce preferite, ma ho trovato solo il sito in inglese.
In compenso, ecco una raccolta di battute distillate dai mitici B.C. e Wizard il mago, di Johnny Hart (e Brant Parker).
Come regalo, volevo fargli trovare qui una delle sue strisce preferite, ma ho trovato solo il sito in inglese.
In compenso, ecco una raccolta di battute distillate dai mitici B.C. e Wizard il mago, di Johnny Hart (e Brant Parker).
13 febbraio 2008
Programma di attività ricreative
Dopo i coriandoli, san Valentino. Dopo san Valentino, san Faustino. Ma a noi che importa del patrono dei single, visto che con la musica non si resta mai soli?
E qua parliamo di groove & love, dell'essenziale che si trasmette e diffonde in un abbraccio di note e ritmi, oh!
Vieni a constatarlo di persona venerdì 15 febbraio 2008, con il rhythm & blues, il soul, il funky dei Blubaluba, con te e per te dal palco dell'Appaloosa, in V.le Europa 35 a Cusago (MI).
Telefono: 029016071 - Cell.: 3405700328 e 3394065911 - E-mail: info@appaloosapub.com
Spargi pure la voce. E vieni.
Il locale è grande, ha facilità di parcheggio e comprende:
- una zona pub con i tavoloni rinforzati, fatti apposta per ballarci sopra durante il concerto (che inizierà alle 23 in punto)
- un ristorante/pizzeria aperto già in prima serata.
E qua parliamo di groove & love, dell'essenziale che si trasmette e diffonde in un abbraccio di note e ritmi, oh!
Vieni a constatarlo di persona venerdì 15 febbraio 2008, con il rhythm & blues, il soul, il funky dei Blubaluba, con te e per te dal palco dell'Appaloosa, in V.le Europa 35 a Cusago (MI).
Telefono: 029016071 - Cell.: 3405700328 e 3394065911 - E-mail: info@appaloosapub.com
Spargi pure la voce. E vieni.
Il locale è grande, ha facilità di parcheggio e comprende:
- una zona pub con i tavoloni rinforzati, fatti apposta per ballarci sopra durante il concerto (che inizierà alle 23 in punto)
- un ristorante/pizzeria aperto già in prima serata.
08 febbraio 2008
Isola, ti raggiungo in tram
Domani, per il Milano Clown Festival.
Passerò prima dalla Bovisa per rovistare in quegli scatoloni sperando di trovare qualcosa da mettermi (i miei figli hanno ampiezza di scelta, io no, causa ampiezza di spalle - diciamo così). Indi, da piazza Bausan sarà il 3 a portare tutti quanti fino a via Farini, poi ci si tufferà nel coriandolamento di quartiere, del quartiere Isola, appunto.
--
A gentile richiesta, ecco com'ero camuffato:
Passerò prima dalla Bovisa per rovistare in quegli scatoloni sperando di trovare qualcosa da mettermi (i miei figli hanno ampiezza di scelta, io no, causa ampiezza di spalle - diciamo così). Indi, da piazza Bausan sarà il 3 a portare tutti quanti fino a via Farini, poi ci si tufferà nel coriandolamento di quartiere, del quartiere Isola, appunto.
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A gentile richiesta, ecco com'ero camuffato:
07 febbraio 2008
In poche parole
Zio Burp mi segnala un articolo di Paola De Carolis che dal Corriere della Sera, parlando di un libro in uscita negli Stati Uniti, rilancia un'iniziativa carina: Si può scrivere un romanzo in 6 parole.
Lo stesso Zio Burp ha ragione a fidarsi della sua memoria che gli propone l'effetto déjà vu. Era infatti il 10 ottobre 2006 quando sul blog Fantastici quattro apparve Racconti in sei parole, giochino cui tra i tanti aderii anch'io un paio di giorni dopo: 6 parole.
P.S.: tutto questo lo riferisco a mero titolo di curiosità e col sorriso da cuorcontento.
--
Da leggere anche i nuovi miniracconti nei commenti qui sotto (grazie a chi si è cimentato).
Lo stesso Zio Burp ha ragione a fidarsi della sua memoria che gli propone l'effetto déjà vu. Era infatti il 10 ottobre 2006 quando sul blog Fantastici quattro apparve Racconti in sei parole, giochino cui tra i tanti aderii anch'io un paio di giorni dopo: 6 parole.
P.S.: tutto questo lo riferisco a mero titolo di curiosità e col sorriso da cuorcontento.
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Da leggere anche i nuovi miniracconti nei commenti qui sotto (grazie a chi si è cimentato).
04 febbraio 2008
Su di me
Poi magari arriva un giorno in cui non ti dà fastidio nemmeno la pioggia, anzi. Stai lì fermo, dopo aver parcheggiato senz'altra difficoltà che il ricordo di un racconto della Munro, capace di scatenare la paranoia di controlli infiniti a tutti gli specchietti e vetri semiappannati prima di pigiare il pedale per muoversi in retro. Stai lì fermo, dopo aver parcheggiato e spento la macchina, ma non la radio. C'è musica, ma tu ascolti la pioggia che suona il tuo abitacolo, un sobrio concerto che risuona anche dentro, serenamente nonostante le nubi. Un ticchettio che lava via senza portarsi via nulla di essenziale, anzi. Rinvigorendolo oltremodo. Poi magari arriverà anche il giorno in cui ripartirai. Per ora, stai lì fermo e ti ascolti.
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