03 settembre 2025

Uno sguardo diverso

Se mi dici che la luna è giusto un pezzo di roccia in cielo, come potrei darti torto?

Se però ti faccio notare che basta un po' di luce riflessa perché assuma sembianze incantevoli, potresti contraddirmi?

Forse, dico forse, dipende da come posi lo sguardo, il tuo sguardo poetico. Uno sguardo diverso, fatto di versi a rime cromatiche, magari baciate; talvolta ovvie se non banali, talora nutrite da brillantezze insolite, colte anche dove non te le saresti aspettate. 

Poggia lo sguardo, ma occhio, che poi ti sorride il cuore.

02 settembre 2025

Umberto e Carmen

Senza di loro, non ci sarei stato. Però non è l'unico motivo per cui sono grato ai miei genitori. Come ho già scritto in precedenza (vedi sotto per i link), sono stati così bravi da fare sembrare tutto normale, da farci dare per scontato il fatto che tutti i genitori fossero come loro con i figli. 

Ora, tra uno scroscio di pioggia e bei raggi di sole, ripensando a loro due e a quanto ci hanno trasmesso senza bisogno di verbalizzazioni, quel che brilla come sintesi è, in una parola, l'affettuosità; e parallelamente, la naturalezza di una buona disposizione nei confronti del mondo circostante. Perché i piccoli guardano a come sei, non a ciò che dici. 

Anniversario (2003)

Oggi sposi, qualche anno fa (2006)

Tanti così (2012)

Piccole nicchie di bellezza (2013)

Le prime volte (2019)

01 settembre 2025

Un like ai licheni

Durante una passeggiata poco sopra il lago di Garda, tra Muslone (frazione di Gargnano) e Piovere (frazione di Tignale), ho fotografato dei licheni di una forma per me sorprendente. Oggi ho mostrato l'immagine alle mie colleghe che insegnano scienze. Sì, perché oggi abbiamo dato inizio all'anno scolastico venticinque-ventisei. 




01 agosto 2025

Wow (/waʊ/)

Gli ultimi wow (/waʊ/) di luglio mi sono usciti ballando tango alla Wandelhalle di Merano, grazie alla bella musica e soprattutto alle tanguere. 

I primi wow (/waʊ/) di agosto mi sono usciti ritornando nella notte verso la val di Fiemme, quando lungo la statale 48 ho accostato, spento i fari, e rivolto lo sguardo alla meraviglia stellata sopra di me, gioiosamente stupito come ogni volta. 

30 luglio 2025

Presente passato futuro di qui e lì

Il modo in cui posi lo sguardo sul tempo e sullo spazio: quella è la tua età interiore. 

Naturalmente, si tratta di un parametro variabile, capace di cambiare anche nel corso della stessa giornata: è giusto e bello che allo stupore entusiasta degli occhi bambini si alterni la saggezza del saper ricorrere al disincanto. 

Sul tempo: pregna di ricchezza è l'abilità di allargare i minuti o di ridurre i decenni, l'arte di far sbocciare i petali eterni di un singolo istante o di riabbracciare la campitura di quasi tutto il proprio vissuto. 
Il prezzo? Una inebriante miscela di gioia e malinconia, cui non reggono i troppopieno delle emozioni, fino alla sensazione di smarrimento galattico. 
Il rimedio? Come quasi ogni cosa: il dosaggio. 

Sullo spazio: dalle cartine geografiche ai paesaggi, ogni stimolo innesca la voglia di andare. 
Il prezzo? Spesso troppo alto rispetto alle possibilità economiche. 
Il rimedio? Sfruttare ogni piccola occasione, fare di ogni tragitto un viaggio. 

E sempre, sia da fermi, sia in movimento: gustarsi il momento, ricordare, progettare. 

30 giugno 2025

In prospettiva

Fermati: qualunque lamentela, se ci pensi, risulterebbe inappropriata. Le iperboli che usiamo in continuazione e di cui troppo spesso abusiamo suonerebbero inopportune. Tutti i vari disagi che assommati paiono insopportabili non sono altro che piccolezze trascurabili, perché di fatto superabili, rispetto a quanto purtroppo sta accadendo altrove. 

Lo scaldabagno che si rompe, il computer che rallenta, le incombenze che si accavallano, il sudore che ti si riappiccica non sono mortali. Non qui. Rispettiamoci e consideriamo i nostri privilegi, momentanei o meno. Mettiamo le cose in prospettiva e nelle proporzioni effettive.

Per chiudere con una nota fresca, domattina mi alzo presto e vado a fare un giro nelle Orobie con qualche collega e una masnada di nostri alunni. Circa un anno che non cammino in salita, è ora di ricominciare. 

31 maggio 2025

Il sale addosso

Era dall'agosto 2023 che non mi immergevo nell'acqua salata. 

Il fatto che allora fosse l'Egeo intorno a Psarà e stavolta l'Adriatico a Rimini non limita il giubilo del bambino interiore, che soffriva per il lungo distacco. 

C'era stata, è vero, un'alba a Senigallia nell'ottobre 2024 con le terze medie in cui avevamo pucciato i piedi, ma il contatto non era stato contato valido dal gioiometro marino: troppo poco sale addosso.

Ora il sale vado a toglierlo con una doccia, preludio a una serata in milonga: andiamo a vedere come si balla alla Maquina Tanguera. 

30 aprile 2025

I se e il sé

Tranquillo, non ti agitare: nel caso ti vengano rimpianti su azioni compiute, ricorda che se pure potessi viaggiare nel passato per cambiarle, poi (ora) ti verrebbe a mancare qualcos'altro che nel frattempo hai vissuto e non andresti mai in pari con le vicende e le interazioni. 

Oltretutto, oggi è il passato del futuro, ed è oggi semmai che si può e si deve agire, tenendo gli occhi sulla strada da percorrere, senza inutili torcicollo. 

Il fatto è: ogni volta che leggo o vedo storie che in qualche modo intrecciano il tempo, mi si sbalestrano le emozioni; cuore e respiro prendono vie traverse e i se comprimono gli spazi del sé; insomma, fatico. 

Aiuta un poco l'immagine dei pesci e dello stagno (se i pesci sono le emozioni, tu cerca di essere lo stagno), che vale anche per gli stress in genere.  

E la scrittura, pur brevissima. 

08 marzo 2025

Per voi tutte, per noi tutti

Buon 8 marzo!
Che possiate continuare ad apportare al mondo bellezza e giustizia. 

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(dedicato in particolare a tutte le donne di valore che ho avuto la fortuna di conoscere)

31 gennaio 2025

Hai letto

Uno Tsundoku di libri già letti è un controsenso semantico, eppure è così su quella sedia in sala: il fatto è che, prima di metterli via, per mia colpa o fissazione voglio inserirne titolo e date di lettura su Anobii e spedirne l'incipit a Pino Ierolli, come faccio da anni per il suo Incipitario punto com

Per essere uno che lavora e vive intensamente, leggo molto, e molto piacere ne traggo. Mi piace soprattutto quando arriva il momento in cui fatichi a interrompere la lettura del libro che ti ha catturato. Mi piace anche il leggero struggimento di quando si mescolano l'anelito del voler giungere alla fine e il dispiacere che la fine stia per giungere. 

Un piacere fatto di parole ma che a parole non è facile trasmettere. Per indurvi altri, e penso soprattutto ai più giovani e ai piccoli, forse può funzionare l'esempio, meglio ancora la lettura ad alta voce, versione strutturata dell'antico raccontare. 

Un piacere che diventa un modo di imparare divertendosi, di imparare tante piccole cose inutili o di cogliere qualche scintilla inattesa, o di farne scoccare dentro, accorgendosene magari qualche passo più in là. 


a cura di Giulio Pianese

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