19 novembre 2006

Solchi di memoria

Col sottofondo di RadioPop che ripropone uno straordinario Robert Wyatt come dj d'eccezione (serie di trasmissioni che seguii in diretta chissà quanti anni fa), prendo spunto da una domanda posta in Zone:
Qual è il primo 33 giri che avete comprato? E sottolineo comprato da voi, con la vostra paghetta settimanale. Non valgono i regali, a meno che non siano arrivati dietro vostra esplicita richiesta.
Marina stessa definisce la sua curiosità un "quizzone scemo", ma in realtà è divertente rispondere, perché ci si crea l'occasione per rispolverare o riscoprire ricordi che non sai, come direbbe Conte.

Per me furono 4, tutti assieme, con una spedizione ad hoc da Seregno a Milano in treno coi miei amici, nel settembre '78 se non sbaglio, destinazione Buscemi dischi in corso Magenta:
Deep Purple, Made in Europe
Genesis, Trespass
John Mayall, Bluesbreakers
Quicksilver Messenger Service, Happy Trails

Quell'estate ero andato a lavorare per comprarmi lo stereo (un bellissimo Pioneer in offerta) e volevo iniziare al più presto a costruirmi la discografia desiderata, nelle ramificazioni dei miei gusti variegati, ove tra blues, rock, west coast e pop inglese spuntarono poi Frank Zappa e Velvet Underground, tanto per dire.
Eppure, fu un periodo di grandi pregiudizi, proprio da adolescenti che devono porsi contro per affermare il debole io. Tutto quel che andava in discoteca lo schifavamo e fu per colpa di dudududadada che rinunciammo al primo concerto italiano dei Police...

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Se anziché del primo LP mi avessero chiesto dei 45 giri che davo in pasto al mangiadischi, avrei detto che da bambino mi facevo regalare quelli di Gianni Morandi (Bella Belinda, Scende la pioggia) che era il mio preferito, ma anche qualcosa di Massimo Ranieri (Rose rosse, Erba di casa mia) e varie altre di musica leggera italiana.

Il mio primissimo acquisto da ragazzino delle medie, quando ancora non avevo lo stereo, fu la cassetta Rimmel di Francesco De Gregori. Nello stesso periodo, ascoltavo Crosby Stills Nash & Young (4 Way Street), duplicati da un amico. Quasi in contemporanea nacque la passione per Edoardo Bennato, ma ancora era da venire l'epoca degli ellepi, finché non colmai l'assenza di un giradischi in casa.

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a cura di Giulio Pianese

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