06 aprile 2012

Ci vuol passione

A non darmi mai per vinto devo averlo imparato da nonna Teresita, che quando qualcosa andava perduto non si rassegnava mai, cercando fino al ritrovamento.
La prima volta fu una lezione collettiva, visto che noi bambini avevamo smarrito il pallone tra i cespugli di un declivio e stavamo già rinunciando al possibile recupero, sebbene all'epoca un pallone rappresentasse un patrimonio cospicuo e non facilmente sostituibile. Con l'agire e l'applicazione ci dimostrò che le cose non possono sparire.
Ricordo la sua tenacia anche nell'episodio del mio giubbetto in pelle dimenticato chissà dove durante una gita a Pietralba (Weissenstein), dove io e lei ritornammo in corriera il giorno seguente. Interrogò non so quante persone, finché venimmo a sapere che il giubbetto era stato ritrovato. Un signore ci accompagnò con una 600 bianca fino al limitare di un bosco nei pressi di Aldino (Aldein), dove abitava il tizio che ce lo restituì. Poi alla fine facemmo l'autostop per tornare alla base, Castello di Fiemme, non volendo stare ad aspettare troppo a lungo la corriera serale.
Era una nonna sprint, quella lì.

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a cura di Giulio Pianese

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