Dei riferimenti, per non perderti. Alcuni obblighi di routine, meglio se con orari prefissati. Alcuni, non troppi: non devono riempire l'intera agenda. Alcuni limiti di comportamento: dei paletti invalicabili da te stabiliti in base a convinzioni ereditate e rielaborate. Alcuni modelli d'umanità, settore per settore e aspetto per aspetto, modelli per il modo di essere e di divenire.
Degli imprevisti, per non annoiarti. Qualche impegno inderogabile sorto all'improvviso, qualche piccola emergenza da fronteggiare in prima persona, qualche decisione da prendere e azione da intraprendere con sollecitudine. Qualche incontro inatteso, cosa che dipende anche da te e non solo dal caso, ricordatelo anziché lamentarti.
Delle prospettive, per non fermarti. La capacità d'intravedere la possibilità di migliorarsi, l'abilità di cogliere le opportunità per farlo davvero. L'apertura di mente e di cuore necessaria ad abbracciare nuove esplorazioni di sé e degli altri e di sé e del mondo.
Della volontà, per non arrendersi; della perseveranza, per allenarsi; dell'amore, per nutrirsi. E poi, sempre, della musica, per accompagnare e per stimolare, per alleviare ed emozionare, per farti cantare, per farti ballare.
Un pezzo d'emozione...quel grumo di sangue che hai tra le mani..casca d'improvviso non si sa da dove..è rosso vivo...e non è carne e non è sostanza..sebbene abbia sembianza...ti colpisce senza ferirti..ti ammalia e ti scanza per ritrovarti ogni volte..per non poterla perdere...nella sostanza...cerchi concentrici vuoti e che riempiti di energia ridondano il proprio nucleo d'appartenenza...l'aree profuma d'ascolto nel tempo, che per lo spazio è vicino abbasstanza...lasciano scie le rime non dette ed i silenzi..nnon son silenti..ragionano anch'essi in un concerto d'intenti!
RispondiEliminaStella* ...ma era per dire...mi è piaciuto ciò che ha scritto. Ciao.