26 ottobre 2020

Privazioni

Di tutte le privazioni, continuo a patire in modo particolare quella degli abbracci. Chi propende per un'affettuosità diffusa capirà bene che si tratta di una privazione non da poco. Di certo ne sta soffrendo buona parte della comunità tanguera, perché non sono solo la musica e il ballo a mancare. 

Sono consapevole che ci sono drammi più dolorosi, problemi più angoscianti, situazioni molto più difficili da affrontare o sopportare, ma la loro esistenza nulla toglie ai piccoli o grandi patimenti da astinenza. 

Vero è che l'astensione, ove provvisoria, porterà a un maggiore apprezzamento di ciò che si potrà di nuovo gustare, quando lo si potrà, e questo deve essere monito da ricordare e soprattutto patrimonio da portare con sé. 

Per il resto, tante sono le perplessità sul modo di affrontare la crisi da pandemia: rigore ed equilibrio non riescono ad andare di pari passo e in generale siamo troppo stupidi o egoisti per poter puntare a soluzioni meno sventurate e contraddittorie rispetto ai provvedimenti in atto. Cerchiamo comunque, tutti quanti, di fare del nostro meglio per danneggiare il meno possibile noi stessi e gli altri, adottando ogni ragionevole precauzione. 

Basta anche solo sfiorare situazioni critiche per rendersi conto della serietà della cosa: in questi giorni sono stato piuttosto in ansia perché, in attesa di una chiamata dalla struttura ospedaliera per un intervento di chirurgia che dovrò affrontare, temevo un rinvio sine die a causa dell'emergenza sanitaria. Ora mi hanno convocato per il prericovero e confido che l'iter prosegua senza intoppi. 

Un anno fa, per dire, ero in procinto di partire per una gita scolastica in Umbria, visita istruttiva che si rivelò anche molto divertente. Oggi esulto all'idea di poter entrare in ospedale. Per la serie: trarre il meglio da quel che c'è, in fiduciosa attesa di quel che sarà. 

Una cosa bella è stata sentirmi dire dai ragazzi a scuola: "Mi raccomando, prof, torni...". Li ho rassicurati, anche perché stare con loro mi piace sempre di più.  

2 commenti:

  1. Bellissime parole! Non sono gli abbracci in sé che mancano, sono le parole non dette che con l'abbraccio vengono espresse! Un abbraccio 🤗

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie!
      Ricambio l'abbraccio (alla cieca, dato che manca la tua firma).

      Elimina

Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

scrivimi