27 gennaio 2019

Giornata della smemoria

La fame. Il freddo. Il disagio di non potersi lavare. I pruriti. La sete. La fame. Il freddo. La sporcizia. La fame. La debolezza. Il freddo. L'impossibilità di riposare. La fame. La stanchezza. La sete. Lo sconforto. Il freddo. La mancanza di prospettiva. La paura. I dolori. Il disagio di patire ogni patimento. L'assenza di prospettiva. Il freddo. La stanchezza. La disperazione. La sete. Il dolore. Il disagio delle ferite non curate. Il non potersi lavare. Le rogne. La fame. La stanchezza. L'assenza di umanità. La disperazione. L'oblio del Sé. Fame sete freddo stanchezza oblio. Disperazione oblio. Il patimento dei patimenti.

Perché perché perché perché perché perché perché?
Perché?
Perché allora? Perché adesso? Perché ancora? Perché?

Ricordiamoci la nostra umanità per riconoscere quella degli altri. Ricordiamoci per riconoscerci.
Non tutto è perduto finché noi siamo noi e diamo spazio all'essere più che al negare.

Che l'amore possa sconfiggere la paura, sì, paura, poiché altro non è che paura quella prepotenza esibita e urlata: paura e pura debolezza.
Che l'amore dia la forza di superare paure e debolezze, le stupide paure dei prepotenti senza potenza umana.

Chi nega (e annega) l'altrui umanità, nega e annulla la propria.

08 gennaio 2019

Qui peraltro non s'era mai chiuso

Pare ci siano diversi blog d'epoca che in questi giorni, stiracchiandosi dopo un lungo sonno, contravvengono alla regola della Pizia (roba da Blog Club, più o meno). D'altro canto, non vedo perché non debba valere anche la regola di Livefast.

Comunque sia... ciao con la manina a Strelnik, al Many e a Mirumir, tanto per cominciare (qui m'era uscito un refuso che val più d'un lapsus: "tango per cominciare").


a cura di Giulio Pianese

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