17 aprile 2014

Cambiando di posto la erre e la gi

L'allergia porta starnuti e lacrimazioni, porta muco e ostruzioni l'allergia, e pure la rinite allergica, che vuole fazzoletti infiniti e spigoli lontani, pena capocciate irredimibili. L'allergia ai pollini t'isola e ridicolizza, t'invalida e ti stizza: è una condizione inumana e ironica, giacché ti colpisce quando la vita è tutta rose e fiori.

Quest'allergia comunque non è niente, perché poi passa, così come sta passando l'abbassamento di voce, mica come quella volta di quattro anni e mezzo fa, quando ciccai l'unica reunion dei Fragole & Sangue vent'anni dopo.
Quella volta, in coda al matrimonio del nostro tastierista, decidemmo di esibirci in alcuni nostri brani d'epoca e sebbene non li avessimo mai più provati da allora, riuscimmo a eseguirli con un buon impatto sonoro, a parte la voce, porcaccia la miseria, perché quel giorno le mie corde vocali sembravano in sciopero. Diedi la colpa all'allergia (all'ambrosia) e solo qualche mese dopo venni a sapere la vera causa.

Una di queste notti ho sognato proprio di dovermi riesibire con i Fragole & Sangue, ma di accorgermi all'ultimo momento di non avere minimamente ripassato i testi, che nel sogno non ricordavo bene. E sarebbe stato un peccato, perché il pezzo da suonare era Che è rimasto?, l'unico che ci rammarichiamo di non aver mai registrato in studio. Ma prima o poi lo ricanterò, in sogno o da sveglio, non so.

Quanto all'allergia, basta un piccolissimo anagramma per sorriderne.

P.S.: o anche una minifilastrocca.

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a cura di Giulio Pianese

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