15 marzo 2014

Ti piace Brahms?

Sto ascoltando la terza sinfonia di Bramhs (qui diretta da Leonard Bernstein). Avevo deciso di metterla su per far rilassare un po' Lorenzo e indurlo a riposare in vista della partita di pallanuoto che dovrà disputare nel tardo pomeriggio di oggi.

Sapevo che oltre a essere bella è abbastanza dolce da accarezzare i pensieri, lo sapevo non perché sia un esperto di musica classica, ma perché ricordavo di averla ascoltata una sera di fine ottobre scorso, mentre tornavo dalla Romagna guidando l'auto regalatami da mio zio. Si trattava del bellissimo programma "Il cartellone", che trasmette concerti in diretta. Quella sera era la volta della Filarmonica della Scala di Milano, diretta da André Previn. Oltre alla musica, trovai suadente la voce del conduttore radiofonico (forse Oreste Bossini), competente e appassionato.

So che oltre a essere bella è abbastanza dolce da alleviare i tristi pensieri, lo so perché mi sta aiutando a riprendermi da una bruttissima notizia che ho appena ricevuto, violenta come un colpo di clava: un ragazzo, alunno della scuola presso cui insegno, è deceduto ieri sera in seguito a un incidente in motorino. Non conosco ancora i dettagli, ma conoscevo lui, gli insegnavo e lo seguivo, ci scherzavo e lo redarguivo, anche ieri alla campanella di fine intervallo, invitandolo a tornare in classe in orario. Lunedì, invece, non lo troverò in classe e sarà un'altra botta, anche per tutti i compagni. Mi si ghiacciano i pensieri se immagino anche solo lontanamente il dolore dei suoi familiari. Non ci sono parole che tengano, per questo sono state inventate le formule fisse; formule, sì, ma non per questo meno sentite. Condoglianze, in effetti, significa esattamente partecipazione al dolore.

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a cura di Giulio Pianese

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