30 giugno 2013

Modi e tempi

Uno dei modi peggiori di vivere è quello di pensare al condizionale anziché all'indicativo. Perdersi l'essenza e la pienezza di quel che si sta facendo per rincorrere quel che non è e che tutt'al più sarebbe, con tutti i se e i ma del caso (o del cazzo, perché certe volte le scuse per non essere o per non fare sono deboli schermi di chissà quali paure o pigrizie, deleterie incrostazioni mentali), sarebbe un po' da pirla.

Tutto ciò premesso: ora, a bocce ferme, dopo una bella giornata di vacanza mordi e fuggi, una bella gioiosa giornata in luoghi ameni, una bella affettuosa giornata con la prole al completo, una naturale giornata d'aria e sole e acqua e verde, ora un pensierino allo stage di milonga al quale non ho partecipato oggi lo faccio, ma sorridendo e confidando di recuperarlo in altra occasione.

2 commenti:

  1. tranquillo ce ne saranno di occasioni "milonguere" ciaoooo

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    1. ci conto, anzi ci contiamo: posso tranquillamente parlare a nome di diversi compagni e compagne di corso con una passione particolare per la milonga

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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