22 maggio 2013

Ricordi smarriti e ritrovati

Alla morte di Ray Manzarek sono scaturiti ricordi, stavolta non in me, ma in altre persone, che nella prima metà degli anni ottanta avevano ascoltato le cover che facevamo con gli Ohm Suite Ohm (Luca alla chitarra, Aaron alle tastiere, io alla voce e Giuliano alla batteria). Con quel gruppo post-liceale, pezzi nostri ne realizzammo meno delle dita di una mano: il repertorio era incentrato soprattutto su Doors e Rolling Stones, poi c'erano alcune escursioni, da Jimi Hendrix ai Jefferson Airplane, e puntatine varie, dai Velvet Underground agli U2, oltre a qualche omaggio occasionale, tipo a David Bowie e anche ai Sex Pistols. Sfiziosissimo fu l'inserto dei Talking Heads in Fire di Hendrix.

La bellezza delle memorie condivise è prima di tutto quella di sentire più vero il proprio vissuto, più vivo il proprio passato, poi c'è quel gusto particolare di veder riemergere particolari dimenticati, tipo alcuni concerti che mi hanno rammentato. Sapere che un ricordo alberga non solo nel tuo archivio, ma che altre sue sfaccettature esistono in quelli altrui è bello almeno quanto una pacca amichevole, un abbraccio fraterno o un "cinque" dato a mano aperta con ridente entusiasmo. Talvolta, in ambiti particolari, può essere rinfrancante quanto un adorabile cenno d'intesa, come un saluto con strizzatina d'occhio di chi ha compreso anche i non detti di un discorso.

2 commenti:

  1. io c'ero, al concerto degli Ohm Suite Ohm al parco 25 aprile di seregno (1984? 1983? ...1982???). ero presente in qualità di spettatore sbarbato e strimpellatore che conosce meno di quindici accordi, nescio dell'universo di musica che avrei scoperto piu' in là. ricordo in particolare Luca che strapazzava la sua gibson (era una gibson o e' un'interpolazione grautita?), Aaron che suonava PROPRIO come manzarek facendo anche il basso. e' stato fichissimo, per me una delle esperienze che mi hanno trascinato verso un altro mondo - per non parlare dei Fragole e Sangue - vi ho adorato, da quel giorno in poi, come si ammirano tutti coloro che Riescono a Vedere Piu' In La' di Te.

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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