14 maggio 2013

Gioielleria

Passo ore a correggere cataloghi on-line di gioielli, ma quelli che davvero apprezzo non sono fatti principalmente di pietre e metalli. Quelli che mi piacciono sono a base di carbonio e possiedono a loro volta la sensorialità che riescono a stimolare. Sono esemplari unici e indossarli è un'esperienza in divenire ogni volta strabiliante quando l'avere coincide con l'essere.

5 commenti:

  1. Parole CONturbanti, PERturbanti ma anche DIsturbanti per il genere femminile, forse MAsturbanti per quello maschile, mah?! (Finito con le preposizioni ho dovuto usare anche un avverbio per manifestare il mio dissenso!)
    Diamantea

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  2. rispetto la tua percezione, ma io queste righe le sento in modo diverso (per me "l'avere che coincide con l'essere" ha un senso tutto suo)

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    1. un'esperienza magica: improvvisamente cuori e anime si incontrano, si toccano non fanno questione di genere ed è allora, almeno per me, che c'è del meraviglioso in "quell'avere che coincide con l'essere".
      Questo è il mio senso tutto suo.

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    2. bello, anzi: meraviglioso!

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  3. No,l'"avere che coincide con l'essere" ha un senso mistico assolutamente condivisibile e condiviso! E' il concetto dell'essere indossata da un uomo che mi disturbava, come un abito? Come una cosa in genere? Di genere riconosco solo quello femminile e quello maschile, con la stessa dignità individuale che permette di riconoscersi unici per l'altro. Questo dal tuo scritto non traspare affatto.
    Diamantea

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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