22 febbraio 2013

Due cose nuove e altre note

Oggi ho fatto due cose nuove. La prima è che ho guidato un furgone, un grosso furgone frigo. Prima di salirci e anche durante i chilometri iniziali ero piuttosto preoccupato, poi piano piano mi sono abituato e l'unica manovra un po' angosciante è rimasta la retro, quando si deve fare affidamento sui soli specchietti laterali, ignorando cosa avviene al centro (in una viuzza, sono sceso ad assicurarmi che tenessero la bimba dentro al cancello, memore di un terribile episodio in quel bel racconto della Munro). Retro a parte, comunque, a un certo punto ci si dimentica di cosa si sta guidando (dev'essere così anche per una corpulenza ben portata), tanto che quando sulla soglia del palazzo mi son girato a guardarlo dopo averlo parcheggiato sotto casa, l'Amico blu mi è parso un mastodonte.
L'altra cosa nuova è che ho usato il navigatore. Gli ho anche ubbidito docile e devo ammettere che in alcune occasioni mi ha fatto davvero risparmiare tempo. Gli ho ubbidito sempre tranne in un paio di occasioni: quando ho alzato il volume della radio mentre ascoltavo un pezzo soul fino a ignorare le indicazioni guida e quando mi son divertito a vedere come impazziva tra i neodedali iperstradali e le impalcature stile futurama in zona Auchan che evidentemente non erano ancora stati assimilati dalla geomappatura elettronica. Ma in quel caso il veicolo procedeva senza esitazioni perché il pilota automatico era in me.
Una cosa bella dei veicoli a noleggio è che hanno sempre dotazioni migliori delle vetture mie. Così è stato per l'impianto stereo, che ho apprezzato particolarmente nei tratti finali del lungo percorso. A un certo punto ha potenziato la capacità di toccarmi che hanno certe canzoni di Tracy Chapman (nell'occasione, Across the lines) e mi si è aperto il sentire su una voragine di assenze, con la voglia di qualcosa abbastanza forte da porvi rimedio, tipo un bacio mozzafiato di quelli indimenticabili o un abbraccio totalizzante fino a diventare il mondo o una di quelle interazioni amorose in cui sembra che tutto sia sempre ancora possibile. Poi è bastato un pezzo kletzmer arrivato al momento giusto per ridipingermi un sorriso divertito e soffiar via le malinconie in agguato.

5 commenti:

  1. si è sempre così...si ci rovina tutto...un attimo di fiato sospeso e poi ...tronchi e ghiacci ogni percorso mentale e di fuoco! ma cosa sarà? forse certuni e certi altri sanno che il vivere forte è troppo bello..ma se ci piace troppo rischiamo di innamorarcene maledettamente? o il punirsi in sei ragioni diverse...aspetta sei?!? va beh! facciamo sei ..compresa l'ultima!...
    Stella*..ma stasera non è una gran sera...infatti non vedo l'ora che sia giorno...c'è troppo buio e tanto rumore!
    poi...nn c'entra nulla

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  2. sveglia..sana e salva
    stella*

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  3. [bacio mozzafiato ed abbraccio totalizzante]
    S*

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  4. ma chi, ma cosa, ma dove, ma che cavolo

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    Risposte
    1. tranquillo..tranquillo..
      fatti che somigliano o richiamano, non ti conosco..ma sarei tentata di guardarti negli occhi..perchè normalmente non è così che mi piace comunicare e in anonimato. Non ti sto facendo la corte, scusa.
      Ieri sera e d'ora in poi ho un problema in più soprattutto la sera..un pericolo..ma poi tanto si ci addormenta e tutto passa! e ieri ero senza telefono ... non lo faccio più di parlare veramente...meglio parlare del niente. avevo paura. perdonami ok?
      ciao
      stella*

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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