23 febbraio 2013

Desideri coi fiocchi

Oggi lo farei anche un elenco di desideri, invece di lasciarli per aria come neve che non attacca, ma sono come incantato dall'immagine di quei fiocchi a falde e dalla loro bellezza fintamente minacciosa, dalla loro freddezza materiale tanto in contrasto con l'idea di calore che suscitano se guardati da dietro un vetro.
L'elenco lo stilerei ora se volessi proprio prendermene il tempo, ché ora da sé non saprebbe sgorgare limpido e prorompente come un ruscello da alti nevai; sarebbe invece contaminato da piccolezze contingenti, sassolini e corpi estranei. C'è chi la chiamerebbe pigrizia, chi tempo dell'attesa; c'è poi chi se ne fotte e non la chiama affatto.
Un elenco di desideri può essere gradevole come una droga bella, che è tale se impari a gustartela a spizzichi, quelli che ti concede la volubilità meteorologica. Un elenco di desideri è anche poesia in musica, marmellata di perle*.
Una volta stilato, che lo si usi come manuale o come trampolino, sarà comunque la decisione presa o il salto effettuato a determinare il volgere degli eventi o l'eventuale volteggio. Ma tu in luogo dell'elenco, se vuoi, lascia per aria quei fiocchi e fa' che ci restino abbastanza a lungo da formare una costellazione che sia a brillare per te nel fresco rinnovato respiro.

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* Wishlist, Pearl Jam

2 commenti:

Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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