01 gennaio 2013

Primo di gennaio del nuovo anno

Razionalmente sarà anche un giorno come tutti gli altri, ma io la cesura la percepisco e mi fa il bell'effetto di quando cambi le lenzuola per averle fresche nel letto in cui ti coricherai, nella stanza che avrai riordinato, nella casa che almeno un pochino avevi rassettato.

L'augurio di un anno pieno di tango me l'avevano fatto (grazie!) e l'inizio è promettente, se è vero come è vero che ho ballato fino alle cinque allo Sveglione al Palatango e che stasera conto di replicare (stavolta fino all'una però).

Quest'anno, dunque, i valzer viennesi sono stati anticipati dal tango vals. A mio cognato che criticava il programma troppo ripetitivo e scontato del Concerto di Capodanno ho replicato che il meccanismo è quello delle fiabe ai bimbi: le si vogliono ascoltare e riascoltare, sempre uguali, come rassicurazione che il mondo sarà sempre lì anche dopo aver attraversato il buio. Così, i passatelli in brodo (stavolta della consistenza giusta) e il bel Danubio blu vanno a braccetto nel saper accarezzare l'atmosfera di una tavolata familiare, piacevolissima ancorché non completa.

Buon anno nuovo... come sempre.

5 commenti:

  1. Davvero, concordo su tutto!
    Che questo profumo di fresco permanga per tutto il resto del 2013...non è una frase confezionata...così...ma vuole essere un vero augurio esteso a tutti coloro che leggeranno....perchè se vogliamo ogni sveglia martutina può valere come buon nuovo inizio e con la marcia giusta :)
    Stella*

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  2. Risposte
    1. ciao poeta, grazie e auguri anche a te e ai tuoi "occhi bambini"!

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  3. Primo commento del nuovo anno: occasione troppo ghiotta per non coglierla, fosse anche solo per rinnovare gli auguri telematici. E’ che i “pensierini” di Zu stuzzicano, provocano…
    Un abbraccio tanguero.
    Elena Seguidora

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    1. Ciao Elena, grazie mille e riprenditi presto, non è accettabile che tu sia assente in milonga!
      :-)

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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