07 dicembre 2012

Ma secondo te

Oggi c'è stato un veloce scambio via e-mail con la mia amica Annalaiser che a rileggerlo sembra una mini-intervista:

> Ma secondo te, basta avere un lavoro che piace per essere felice? Però poi la tua vita interiore fa schifo. O puoi anche essere felice con un lavoro che ti dà da mangiare, cercare di farlo al meglio e trovar fuori la felicità?

La seconda che hai detto, senza dubbio.

> Tu mi sembri felice anche quando consegni il pesce e non è il tuo lavoro.

"Felice" forse è un'espressione un po' esagerata, però è vero che sono contento di quasi tutto quel che capita, perché riesco a trovare soddisfazione anche nelle piccole cose e a gustarmi il lato bello del vivere in molti momenti.

> Se dovessi rinunciare a far il traduttore, saresti felice uguale?

Sì, anche perché non sempre le cose più importanti che si combinano sono quelle retribuite. Dopotutto, potrei continuare a tradurre di tanto in tanto canzoni o vignette per conto mio pur svolgendo un lavoro totalmente diverso.

--

A tutto ciò, aggiungerei che la passione per ciò che si fa può essere applicata ovunque, perfino alle piccole mansioni obbligatorie, tipo la cura della casa o la spesa, ma forse dipende anche dal dosaggio. In effetti il troppo stroppia, il troppo stroppia, soprattutto se è ripetitivo.

5 commenti:

  1. aggiungerei un commento fatalista: spesso mi è capitato di fare un lavoro che non mi piaceva. Ilmalessere ha assunto un significato, anzi, un ruolo, importante; come se fungesse da traghettatore verso situazioni più soddisfacenti o verso la necessaria consapevolezza delle mie aspirazioni.
    Francesca

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Francesca, il tuo vivere in divenire mi pare un bell'esempio di come spremere benefici dalle negatività.

      Elimina
  2. Volevo dirti qualcosa anch'io ...ma sai quando non mi sento di esprimermi....è come un blocco...qua...altrove quasi no!
    Poi scrivo...
    Stella*
    È una pausa che tace, ma va che in realtà non crea immobilità...anzi

    RispondiElimina
  3. Dunque...penso siano tutte variabili, con una sola certezza di risultato da contemplare: l'amore verso se stessi e il bene proprio...quindi la soddisfazione come dice Francesca deve andare in una direzione necessariamente...poggiando la propria felicità su se stessi ...stando in un equilibrio tra il giusto ed il fantastico...il bello.non dimentichiamoci che siamo esseri meravigliosi...capaci di saper essere dimentichi delle proprie necessità per amore e nello stesso capaci anche per lo stesso amore di sperimentarsi e miglma iorarsi, pensando il proprio bene...perchè crescere e formarsi ed arricchirsi...al fine di non posarsi sul certo che non c'è...il divenire è pertanto necessario e senza mai che si possa dire: ecco sono arrivato o comunque..ok tanto ho gli affetti...no, ma eseguire e coltivare quello ed il resto e poi certo che una persona passionale, sa passare queata sua propienzione e capacità di vivere la vita così , si è più predisposti a dare il meglio di se e a donare tanto...questo soddisfa tanto... al meglio e sorridendo...ragion per cui " svolgendo " nel lavoro il suo essere.
    Stella*
    In breve;)
    ciao

    RispondiElimina
  4. E giusto nell'argomento...oggi ero proprio giù...dopo una passeggiata intorno ..dove il verde è tanto verde, ma anche bianco...il calpestio di foglie misto al ghiaccio, che fanno tanto crasch! Sono congelate..ed io contenta, felice come una bambina...ma anche triste perchègià la vedevo azzurra, come il cielo, ma capovolto¡¡¡
    Ma con un incontro con amici...loro vedono il mio sguardo e di riflesso mi rapportano ed esprimono...sei proprio concentrata e decisa, che bello...ti trovo proprio bene!
    Dopo l'ultima, forse non ci contava!
    Mentre io già conto...conto i passi che distano, da un luogo centro informazioni ad un servizio al pubblico e a dei mercatini equosolidali...e come non saprei dire quanto essi possono essere fonte di nuova energia...dipende...si...dipende...da che sguardo e visione che si applica al nuovo :)
    A proposito di che...del divenire....sono forse un pò euforica e lo sono sempre quando ho proprio una visione di ciò che sarà e lo sento come realizzato...quel sorriso stampato che mi fa brillare gli occhi...ok, brillano anche con un minimo ...ma era buona l'acqua! Tanto buona!!
    Stella*

    RispondiElimina

Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

scrivimi